Sono stanco.
Stanco in particolare di persone e atteggiamenti che ritengo totalmente infantili. Con l’età uno spera che possa arrivare anche la consapevolezza dei propri limiti. So che non è semplice, che spesso tendiamo a sovrastimarci. Io forse ho il problema contrario, legato a un certo tipo di educazione che ho ricevuto ma pazienza; mi ha creato qualche problema dopo i 30 anni ma pur con qualche debolezza mi sembra di aver superato la cosa.
C’è un filo sottile che però separa l’autostima dall’ego. Tagliare quel filo significa mettersi in una condizione molto pericolosa. Significa galoppare a spron battuto verso il disastro, a braccetto con l’effetto dunning-kruger e con il rischio di fare danni a sè e agli altri e a maggior ragione se tra le proprie ambizioni c’è la politica e la pubblica amministrazione.
Siamo pieni di politici e amministratori totalmente inetti, buoni solo a parlare e farsi vedere ma assenteisti, incapaci di concludere qualsiasi cosa, sgarbati e arroganti. Mi viene da pensare che questo atteggiamento sia un elemento di pregio nel CV di chi ambisce ad entrare in politica oggi ma possiamo davvero accettare questa cosa?
Il destino è essere governati sempre da inetti e arroganti? O le persone con un briciolo di sale in zucca e una misurata e cauta autostima possono davvero chiedere cambiamento e ottenerlo? Ci sarà mai un risveglio della competenza in questo mondo e in particolare in questo sciagurato paese che è l’Italia?
Io me lo domando ogni giorno che dio manda in terra, ultimamente; e come detto, sono stanco.
Molto stanco.