Permettetemi un piccolo sfogo.
Leggo di pendolari che anche stamattina, nonostante l’apocalisse di ieri notte, si sono recati in ufficio a Milano.
In una città piegata dal maltempo straordinario, non siamo riusciti a dire alle persone (di Milano o pendolari) che per la maggior parte lavorano nel terziario, “state a casa”.
O meglio, “ lavorate da casa che tanto ci fidiamo lo stesso dato che avete dimostrato durante la pandemia di saper lavorare da remoto con responsabilità”.
Un giorno, anche se i casini proseguiranno per parecchi giorni. No. Tutti a intasare le strade, a smadonnare agli incroci, a lanciare strali al sindaco Sala perché “la 90 e la 91 alle 9 stamattina non erano in funzione”.
Milano non si ferma. Nemmeno quando boccheggia ed è ferita a morte.
Milano non si ferma.
C’è qualcosa di malato in Milano, lo dico con il cuore in mano. Da ragazzo di campagna, che magari certe cose non le capisce.
Però…
Un commento
Pensa che io ci vado una volta ogni 2/3 mesi e sono andato proprio ieri. Per chi come me partiva da fuori cittá non poteva sapere del disastro. Ho iniziato a vedere i disastri dalla tangenziale, nei 30km prima tutto regolare.