Ciao, Bertonico…

Abbiamo iniziato a parlarci solo di recente ma sono contento di farlo anche oggi.

Sono giorni di riflessione intensa, sai?

E qualcuno dei miei pensieri voglio lasciarlo anche qui. Spero apprezzerai.

Credo che in un piccolo paese ci sia bisogno di mettere le idee in circolo. Tutti qui hanno qualcosa da dire e possono fare la differenza. Tutti contano.

Credo che le giovani generazioni non debbano dividersi su questioni sepolte nel passato ma guardare al futuro con speranza e l’orgoglio di essere parte di una comunità, senza pregiudizi né politici né personali.

Credo sia importante anche esercitare la propria capacità di valutazione sulle cose concrete, sai? Anche mettendosi nei panni degli altri e non semplicemente guardando al proprio interesse.

Credo altresì che la competenza, la capacità di guardare al di fuori della comunità per portare al suo interno le cose migliori sia una qualità fondamentale. È per il tuo bene, Bertonico. So che un po’ la cosa ti mette paura.

Credo anche che il metodo sia importante. Unire e non dividere. Rispettare e non additare. La base della convivenza civile e di una progettualità di lungo termine e che guardi a tutte le necessità di chi vive la comunità, non solo una parte.

Credo sia importante uno sguardo attento ai problemi che purtroppo subiamo, importandoli dalle questioni globali come siccità, crisi sociale, crisi economica. Interessano anche te, cara Bertonico.

Lo credo fortemente, ma tante volte la mentalità del posto mi destabilizza e mi rattrista, sai?

Bertonico, io credo in te. Spero tu possa darmi ascolto o quantomeno che le mie parole possano farti riflettere un po’.

Ti voglio bene. Tanto.