Scusate, ma quando qualcuno prova a calpestare la mia formazione scientifica mi infervoro, eccome. Basterebbe poco ma dato che siamo già un paese
La scienza non è un’opinione, non è un tweet e non è nemmeno un discorsetto da comizio. La scienza funziona con regole precise: se un articolo, una ricerca o una teoria non passa la revisione tra pari e non viene pubblicata su riviste scientifiche serie, quella roba non è scienza. Punto. È fuffa. È aria fritta. È ZERO. Tradotto: non vale un cazzo.
E doverlo spiegare a chi siede nei ministeri è persino offensivo. Perché Salvini e Lollobrigida, invece di sparare slogan, dovrebbero forse ripassarsi almeno la scienza da terza elementare. Non servono lauree, basta ricordarsi che la conoscenza si fonda su metodo, prove e confronto, non su chi urla più forte davanti a una telecamera.
Il problema è che quando chi governa spaccia ignoranza per verità scientifica, non fa solo una figuraccia: crea danni. E qui non parliamo più di inesperienza, ma di irresponsabilità vera e propria.