Decluttering digitale “Take 2”: variazioni sul tema

Di nuovo lontano dai social network per un po'. Non esattamente un decluttering digitale ma una variazione sul tema.

Come vi accennavo, ho iniziato la preparazione per il decluttering digitale che voglio implementare a Giugno. Mi aiuta il fatto che sarà da una parte un mese davvero tosto sul lavoro ma con una settimana di riposo programmato.

Ho di nuovo seguito le linee guida di Cal Newport (che se siete nuovi da queste parti, vi ricordo che è uno dei miei autori preferiti al momento) e ho ri-adattato la scelta delle mie azioni al periodo particolare che sto vivendo e in base alle decisioni compiute in passato. Devo dire che non è stato semplice, perché da Ottobre 2022 sono davvero diventato quasi “frugale” nel mio utilizzo dei social network (a Settembre contavano il 10% della mia attività online e probabilmente prima toccavano quota 20-30%; da un paio di mesi sono al 7%) e sono giunto alla conclusione che questo non sarà un vero e proprio decluttering ma una sorta di riassetto dello status attuale. Voglio analizzare punto per punto cosa utilizzerò e come.

Freedom come potente alleato.

Pensavo di dedicare a Freedom un post ma in effetti rientra a pieno titolo negli strumenti che ho adottato da Settembre in poi per sostenere il mio bisogno di concentrazione e quindi ho deciso di parlarne qui. Freedom è uno strumento tanto semplice quanto potente: di fatto un software in grado di bloccare determinate pagine, app o funzioni in base alla programmazione della giornata. La differenza fondamentale con altre soluzioni simili sta nella sua assoluta e brutale efficacia, tanto che per cancellare una sessione del programma bisogna fisicamente disinstallare la app dal sistema, sia esso un pc o un telefono.

Freedom e sistemi simili sono utilissimi a focalizzarsi sul proprio lavoro senza distrazioni ma non solo. Freedom è un validissimo alleato anche quando si vuole preservare un momento importante (una cena, un momento di lettura, un incontro) dall’invasività di social network, messaggistica istantanea o altre distrazioni.

Ho provato altre opzioni simili come RescueTime o Forest che sicuramente sono più gradevoli da un punto di vista di UX ma perdono molto sul lato della semplicità e dell’efficacia. Non sto dicendo che siano sistemi inutili e invito tutti a provarli (come invito generalmente a provare tutto ciò che può aumentare la consapevolezza del proprio tempo e l’efficacia nell’impiego dello stesso) ma che sicuramente non sono utili per la mia personale esperienza.

Un nuovo taglio ai social network

Come dicevo all’inizio dell’articolo, l’utilizzo dei social network è per me ormai ridotto ai minimi storici. Li sento però ancora come una presenza ingombrante e scomoda nella mia vita digitale. Freedom mi permette di tenermene alla larga durante l’orario lavorativo, con l’unica eccezione di Linkedin.

Ma cosa è diventato Linkedin oggi?

Pensavo che Linkedin fosse un social network “serio”, un posto dove scambiare informazioni di carattere professionale, dove promuovere la propria attività e la propria azienda, dove poter fare personal branding in maniera convincente e mi sono invece risvegliato in un incubo corporativista, dove il like “sbagliato” può rischiare di compromettere la percezione di manager e colleghi nei confronti del dipendente. Non credo fosse nelle idee originarie degli ideatori di quel social network ma di fatto anche Linkedin si è trasformato in una appendice del proprio posto di lavoro (con tanto di linee guida dettate dall’ufficio marketing) e in alcuni casi in una agorà inconcludente di impiegati e middle manager insoddisfatti e un po’ cringe.

Forse limitando gli altri social e usando Linkedin per lavoro è emersa questa consapevolezza. Forse è sempre stato così. Fatto sta che disinstallerò con gioia anche questa app dai miei dispositivi mobili e includerò anche Linkedin nella mia specifica blocklist quotidiana di Freedom.

Per un mese accederò ai social network solo da pc e solo in orario serale, cercando di evitare del tutto questa eventualità. E poi deciderò se e come re-introdurre le app sui dispositivi mobili.

Uno dei problemi legati a una scelta troppo radicale è rappresentato dalla gestione degli avvisi dell’Amministrazione Comunale locale, un compito che svolgo in maniera del tutto volontaria. Ma anche per questa dedicherò un tempo specifico durante la giornata, rifiutando l’idea di tempestività che alle volte è proprio l’aspetto deleterio di questa sbornia sociale collettiva.

Un terzo problema è rappresentato dalla diffusione dei miei post su elementozero.it. non posso negare che i social network siano ancora una fonte di traffico abbastanza importante dato che non posso contare su numeri di lettori incredibili e strumenti come Feedly sono purtroppo ormai una nicchia. Non vi nego che anche questo terzo aspetto mi mette un po’ in crisi. Potrei pagare a caro prezzo una appe di gestione massiva dei social ma onestamente non ne varrebbe la pena. Farò il possibile negli orari concessi per il lavoro sui social, trascurando aspetti quali l’orario migliore per la reach, etc.

E quindi come occuperò il mio tempo

La lista è abbastanza lunga. E fa parte degli obiettivi a medio-lungo termine che mi sono posto.

Anzitutto mi concentrerò sulla mia esperienza politico/amminsitrativa. A un anno dalle elezioni comunali di Bertonico ho preso certe decisioni in merito e conto di comunicarle qui sul blog tra qualche giorno.

In seconda battuta, spingerò l’acceleratore sulla lettura. Sto leggendo molti libri e saggi interessanti e leggere è un ottimo antidoto alla tossicità dei social.

Ho intenzione poi di scrivere molto di più sul blog e dedicarmi maggiormente al progetto del Dado Incantato che tornerà online da Agosto con una nuova squadra e si spera nuove forze.

Direi che i propositi sono già molti ma vorrei anche dipingere in maniera più regolare, cosa che non sto riuscendo a fare (l’ultimo mio lavoro risale ad Aprile). Insomma, sempre seguendo le linee guida del minimalista digitale, il vuoto lasciato dai social network può e deve essere riempito di attività gratificanti e dense di signifciato per noi e per gli altri. Lavorare per sé stessi e non per farsi profilare in base ai nostri like.

Avanti così, ricominciamo.